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Maurice Roberts (da “The Banner of Truth” magazine, July 1999)

ClownTutti gli uomini divengono simili alle cose che adorano. Il nostro carattere interiore viene silenziosamente modellato dalla concezione di Dio che ci siamo fatta e dal modo in cui ce lo rappresentiamo. Il carattere cristiano è frutto dell’adorazione cristiana, il carattere pagano è prodotto dell’adorazione pagana; il carattere semi-cristiano è il risultato di una comprensione di Dio che è vera solo per metà. Il principio è sempre verificato: noi diveniamo simili a ciò che adoriamo, nel bene e nel male. “Come loro sono quelli che li fanno” (Salmo 115:8).

Se questo è vero, ne consegue che ciò in cui dobbiamo impegnarci, al di sopra di tutte le cose, è nell’ottenere una concezione e una comprensione del carattere e della persona di Dio le più perfette possibili. Sbagliare nella concezione dell’idea di Dio, infatti, significa sbagliare in tutto ciò che riguarda la nostra religione. Questo, probabilmente, è il problema più difficile di tutti. È il problema dei problemi. Oh, se solamente potessimo conoscere Dio per com’egli è; se solamente potessimo pensare a lui e comprendere com’è veramente! Se giungessimo a ciò, ci ritroveremmo sul pinnacolo più elevato di tutta la conoscenza e, allora, potremmo cominciare sul serio a progredire nel nostro cammino cristiano. Non ci meravigliamo, perciò se Mosè chiese a Dio: “Mostrami la tua gloria”! (Es. 33:18) Noi non saremo mai in grado di condurre altri o di insegnare nulla di profittevole fino a quando non avremo visto la gloria di Dio e non saremo giunti ad apprezzare l’eccellenza della sua supremazia.

Prefazione

I nomi e le etichette non sono mai privi di valore e, nella misura in cui ci aiutano a comprendere l’essenza delle cose, devono essere utilizzati come ausilio a promuovere una comunicazione chiara e univoca. Generalmente non gradiamo usare i nomi come slogan, e chi frequenta abitualmente la nostra chiesa di Caltanissetta sa bene che i nomi che in questo scritto sono definiti e spiegati (battista, riformata, calvinista, ecc.) non si odono quasi mai. Quando ciò accade lo si fa solo per chiarezza e mai con lo spirito settario che ha come unico scopo quello di maltrattare o escludere altre persone e chiese che sono unite a Cristo, unico Capo e Signore della chiesa che è il suo corpo.

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Le missioni (40) - di Paul David Washer

 

Inizieremo quest’articolo con un'affermazione che sarà indiscutibile per alcuni e controversa per altri: "Il grande mandato riguarda le chiese bibliche che addestrano e inviano dei missionari che possiedono le qualifiche di un anziano, i quali si impegnano a fondare e nutrire delle chiese che condividono la medesima fede e pratica, indipendentemente dalla loro cultura".

Quest’affermazione può risultare discutibile per alcuni e ciò per due ragioni. In primo luogo, nei quasi duemila anni di missioni cristiane sono stati commessi molti errori. Uno dei più gravi è stato quando dei "missionari" hanno voluto imporre qualcosa non scritturale alle popolazioni tra cui lavoravano. Troviamo persino un esempio di questo tipo di abuso nella chiesa primitiva.

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