John Piper
«Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti» (Marco 10:45).
+La Bibbia non suggerisce mai l’idea che, per permettere ai peccatori di essere salvati, Satana andasse ripagato. Quello che accadde a Satana quando Cristo morì non fu un pagamento, ma una sconfitta. Il Figlio di Dio divenne uomo «per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il Diavolo» (Ebrei 2:14). Non ci fu alcun negoziato.
Quando Gesù disse di essere venuto «per dare la sua vita come prezzo di riscatto», non intendeva concentrare l’attenzione su chi avrebbe riscosso il pagamento, ma sulla sua vita come pagamento e sulla sua volontà di servire piuttosto che di essere servito, come anche sui «molti» che avrebbero tratto beneficio dal pagamento di tale riscatto.
John Piper
«Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti» (Marco 10:45).
+La Bibbia non suggerisce mai l’idea che, per permettere ai peccatori di essere salvati, Satana andasse ripagato. Quello che accadde a Satana quando Cristo morì non fu un pagamento, ma una sconfitta. Il Figlio di Dio divenne uomo «per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il Diavolo» (Ebrei 2:14). Non ci fu alcun negoziato.
Quando Gesù disse di essere venuto «per dare la sua vita come prezzo di riscatto», non intendeva concentrare l’attenzione su chi avrebbe riscosso il pagamento, ma sulla sua vita come pagamento e sulla sua volontà di servire piuttosto che di essere servito, come anche sui «molti» che avrebbero tratto beneficio dal pagamento di tale riscatto.
Se ci chiedessimo chi ricevette il prezzo del riscatto, la risposta biblica sarebbe sicuramente Dio. La Bibbia dice che Cristo «ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio» (Efesini 5:2). Cristo «offrì se stesso puro di ogni colpa a Dio» (Ebrei 9:14). Era necessario che un sostituto morisse al posto nostro perché noi abbiamo peccato contro Dio e siamo privi della sua gloria (Romani 3:23), e perché, a causa del nostro peccato, «tutto il mondo [è] riconosciuto colpevole di fronte a Dio» (Romani 3:19). Perciò, quando Cristo diede se stesso in riscatto per noi, la Bibbia dice che siamo stati liberati dalla condanna di Dio: «Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù» (Romani 8:1). La prigionia definitiva da cui abbiamo bisogno di essere liberati è il «giudizio di Dio» (Romani 2:2; Apocalisse 14:7).
Il prezzo di questo riscatto dalla condanna di Dio fu la vita di Cristo. Non solo la sua vita vissuta, ma la sua vita consegnata alla morte. Gesù disse più volte ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per essere dato nelle mani degli uomini ed essi l’uccideranno» (Marco 9:31). Infatti, una delle ragioni per cui Gesù amava definirsi «il Figlio dell’uomo» (ottanta volte nei Vangeli) era che questo appellativo aveva in sé l’idea della mortalità: gli uomini possono morire. Ecco perché egli doveva essere uno di loro. Il riscatto avrebbe potuto essere pagato soltanto dal «Figlio dell’uomo», perché il riscatto consisteva in una vita consegnata alla morte.
Il prezzo non gli fu imposto. Per questo è scritto: «Il Figlio dell’Uomo è venuto per servire». Egli non aveva bisogno di alcun servizio da parte nostra. Egli era il donatore, non il beneficiario: «Nessuno me la toglie [la vita], ma io la depongo da me» (Giovanni 10:18). Il prezzo fu pagato volontariamente; egli non fu obbligato a farlo, il che ci riporta al suo amore. Egli scelse liberamente di salvarci a costo della sua vita.
Quanti sono coloro che Cristo riscattò effettivamente dal peccato? Egli disse di essere venuto «a dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti». Eppure non tutti saranno riscattati dall’ira di Dio. Però l’offerta è rivolta a tutti: «C’è […] un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Gesù Cristo uomo, che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti» (I Timoteo 2:5-6). Nessuno che accolga il tesoro del riscatto di Cristo è escluso da questa salvezza.
Estratto da John Piper, La passione di Gesù Cristo. Cinquanta ragioni per cui Cristo soffrì e morì, Caltanissetta, Alfa & Omega, 2004, pp. 33-34.