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L’illuminazione dello Spirito Santo

Noi non possiamo ricevere Cristo con una fede salvifica senza l’illuminazione dello Spirito: «Perché il Dio che disse: “Splenda la luce fra le tenebre” è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio, che rifulge nel volto di Gesù Cristo» (2 Corinzi 4:6). Ma il ministero di illuminazione è anche il primo e più importante aspetto del ministero dello Spirito nel corso di tutta la vita cristiana, perché non potremmo appropriarci della sua molteplice opera senza comprenderla in maniera adeguata, e non potremmo glorificare Dio senza il ministero della sua Parola nelle nostre vite o nelle nostre chiese.

Lo Spirito porta avanti questo ministero in quanto «Spirito della verità», illuminando il popolo di Dio mediante l’opera vita-le che noi chiamiamo illuminazione.

Lo Spirito Santo fa luce sulla verità di Dio mentre cerchiamo di comprenderla, intrepretarla e applicarla ogni giorno alla nostra vita, e come pastori mentre la studiamo e la proclamiamo. In tutte queste attività, noi dipendiamo dal ministero d’illuminazione dello Spirito. […]

Bisogna attentamente distinguere i concetti di ispirazione e illuminazione. L’illuminazione è la luce che proviene dallo Spi-rito sul testo; ciò nonostante, dovremmo fare attenzione a non dire che tutte le nostre interpretazioni siano infallibili e inerranti! In noi permane ancora un residuo di peccato, e patiamo ancora gli effetti della caduta nelle nostre menti e nei nostri cuori. Noi possiamo dimorare in Cristo ed essere irreprensibili, pregando e dipendendo dallo Spirito Santo mentre studiamo la Parola di Dio, ma non potremmo mai pretendere di avere l’infallibilità o di dire: «Lo Spirito mi ha detto che questa è la corretta interpretazione».

Ramm scrive:

Questa guida dello Spirito Santo non sarà mai chiara quanto l’originale ispirazione delle Scritture. Ciò vorrebbe dire confondere l’ispirazione con l’illuminazione. L’ispirazione è infallibile; l’illuminazione non lo è. Nessun uomo potrà mai dire di aver ricevuto un’illuminazione infallibile dallo Spirito Santo. L’illuminazione non è la trasmissione della verità, poiché questa è la funzione dell’ispirazione. Lo Spirito Santo influenza le nostre attitudini e la nostra percezione spirituale.

Gesù preparò i suoi discepoli in vista del ministero dello Spirito: «[Egli] vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto» (Giovanni 14:26). Si tratta di una promessa che ebbe un significato immediato per gli apostoli, poiché sarebbero stati usati da Dio per comporre la Scrittura. Questa è l’opera dello Spirito attraverso la quale la parola di Dio viene messa per iscritto. Ma la promessa si applica anche a tutti i credenti, perché parla dell’opera dello Spirito di illuminazione. Egli è lo «Spirito della verità» (Giovanni 14:17), sia fonte che illuminatore della Scrittura.

Lo Spirito è legato alla Scrittura ispirata da Dio. Lo Spirito non dà più nuove rivelazioni al di fuori del canone completo della Scrittura. «Alla legge! Alla testimonianza!» (Isaia 8:20) rimane ancora vero ora che il canone biblico composto da sessantasei libri è chiuso. Per tale ragione, ci affidiamo completamente alla «parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro» (2 Pietro 1:19), senza ricercare nuove rivelazioni o profezie dallo Spirito in questa era.

FONTE:
John Reuther, Il dono dello Spirito Santo,
Caltanissetta, Alfa & Omega, 2023, pp. 154, 157-158

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